P. Marcelo Fonseca Oliveira
Dal 2017 la Provincia del Congo ha scelto la formazione e il supporto come priorità per tutta la sua azione. Questa scelta ci ha messo tutti al lavoro per poter cogliere, dopo sei anni, dei frutti, anche piccoli. Questo percorso non è affatto nuovo, ma si presenta come una sfida urgente da affrontare ora, per il nostro futuro. Ci credo profondamente. La ricerca di ciò che è necessario per la nostra vita viene quindi evidenziata e continuare a incrociare le braccia sarebbe un peccato per il nostro futuro. Ecco perché siamo contenti dei passi compiuti da un gran numero di confratelli oltre che dalle nostre comunità. Nonostante alcuni risultati positivi, siamo ancora lontani dal raggiungimento dei nostri obiettivi. L'affermazione della Chiesa da parte dei suoi fedeli risale a molto tempo fa. Non è una novità, ma crediamo che sia e sarà l'unica via per la sostenibilità della nostra attività pastorale e missionaria nella Repubblica Democratica del Congo.
Nel mio servizio alla provincia come economo provinciale, sono impegnato in questo settore con tutte le mie forze. Mi impegno ad animare e formare i nostri economi perché possano essere i mediatori di questo cammino con le comunità religiose e parrocchiali. Credo che l'opportunità sia davanti a noi, quindi dobbiamo prenderla a cuore e impegnarci con tutte le nostre forze, tutto il nostro ingegno e tutto il nostro cuore. Abbiamo comunità in città come Kinshasa e Kisangani, Butembo; siamo presenti in zone rurali come Isiro, Bondo, Munbgere. Cosa possiamo fare nei luoghi in cui siamo presenti? Quale contributo possiamo dare per fondare questa priorità su una terra fertile? La domanda è aperta, perché la risposta si trova in ciascuno di voi che mi leggete; deve essere costruito lì dove facciamo tante belle opere. Le risposte e i contributi verranno da chi ci crede. Come membri della “Libota lya Comboni”, lo faremo ispirati dal famoso motto del nostro fondatore, “L'Africa salverà l'Africa”. Con i nostri mezzi locali, possiamo trovare, lì dove siamo, il necessario per la nostra vita ordinaria. Da un lato noi, persone consacrate, valorizzando tutto ciò che facciamo, tutto ciò che riceviamo come contributo alla vita delle nostre comunità. D'altra parte, i nostri genitori, i nostri laici, i nostri amici, con piccoli gesti di solidarietà, possono aiutarci nel nostro ministero e negli altri servizi che svolgiamo per il bene della nostra Chiesa in Congo.
Il supporto arriverà attraverso l'impegno di ciascuno di noi. È la via che ci aiuterà a formare bene i nostri giovani nelle nostre case di formazione, a trovare il necessario per vivere ogni giorno, a beneficiare di un'assistenza sanitaria dignitosa e ad avere qualcosa da condividere con i più poveri. Abbiamo dedicato la nostra vita al Signore dandogli il bene più prezioso - la nostra VITA -.
I nostri genitori, i nostri parenti, i nostri benefattori, i nostri amici e conoscenti sono chiamati a partecipare con la loro generosità. Qualsiasi donazione, ogni piccola briciola, sia essa in natura o in denaro, sosterrà il compimento del nostro essere missionari ad gentes. Siamo coraggiosi e prendiamolo a cuore in modo che un giorno possiamo fiorire e produrre buoni frutti, frutti che rimarranno per le generazioni future.
Dal 2017 la Provincia del Congo ha scelto la formazione e il supporto come priorità per tutta la sua azione. Questa scelta ci ha messo tutti al lavoro per poter cogliere, dopo sei anni, dei frutti, anche piccoli. Questo percorso non è affatto nuovo, ma si presenta come una sfida urgente da affrontare ora, per il nostro futuro. Ci credo profondamente. La ricerca di ciò che è necessario per la nostra vita viene quindi evidenziata e continuare a incrociare le braccia sarebbe un peccato per il nostro futuro. Ecco perché siamo contenti dei passi compiuti da un gran numero di confratelli oltre che dalle nostre comunità. Nonostante alcuni risultati positivi, siamo ancora lontani dal raggiungimento dei nostri obiettivi. L'affermazione della Chiesa da parte dei suoi fedeli risale a molto tempo fa. Non è una novità, ma crediamo che sia e sarà l'unica via per la sostenibilità della nostra attività pastorale e missionaria nella Repubblica Democratica del Congo.
Nel mio servizio alla provincia come economo provinciale, sono impegnato in questo settore con tutte le mie forze. Mi impegno ad animare e formare i nostri economi perché possano essere i mediatori di questo cammino con le comunità religiose e parrocchiali. Credo che l'opportunità sia davanti a noi, quindi dobbiamo prenderla a cuore e impegnarci con tutte le nostre forze, tutto il nostro ingegno e tutto il nostro cuore. Abbiamo comunità in città come Kinshasa e Kisangani, Butembo; siamo presenti in zone rurali come Isiro, Bondo, Munbgere. Cosa possiamo fare nei luoghi in cui siamo presenti? Quale contributo possiamo dare per fondare questa priorità su una terra fertile? La domanda è aperta, perché la risposta si trova in ciascuno di voi che mi leggete; deve essere costruito lì dove facciamo tante belle opere. Le risposte e i contributi verranno da chi ci crede. Come membri della “Libota lya Comboni”, lo faremo ispirati dal famoso motto del nostro fondatore, “L'Africa salverà l'Africa”. Con i nostri mezzi locali, possiamo trovare, lì dove siamo, il necessario per la nostra vita ordinaria. Da un lato noi, persone consacrate, valorizzando tutto ciò che facciamo, tutto ciò che riceviamo come contributo alla vita delle nostre comunità. D'altra parte, i nostri genitori, i nostri laici, i nostri amici, con piccoli gesti di solidarietà, possono aiutarci nel nostro ministero e negli altri servizi che svolgiamo per il bene della nostra Chiesa in Congo.
Il supporto arriverà attraverso l'impegno di ciascuno di noi. È la via che ci aiuterà a formare bene i nostri giovani nelle nostre case di formazione, a trovare il necessario per vivere ogni giorno, a beneficiare di un'assistenza sanitaria dignitosa e ad avere qualcosa da condividere con i più poveri. Abbiamo dedicato la nostra vita al Signore dandogli il bene più prezioso - la nostra VITA -.
I nostri genitori, i nostri parenti, i nostri benefattori, i nostri amici e conoscenti sono chiamati a partecipare con la loro generosità. Qualsiasi donazione, ogni piccola briciola, sia essa in natura o in denaro, sosterrà il compimento del nostro essere missionari ad gentes. Siamo coraggiosi e prendiamolo a cuore in modo che un giorno possiamo fiorire e produrre buoni frutti, frutti che rimarranno per le generazioni future.
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